Il potere ad una Famiglia?

03.04.2024
Siamo nel Medioevo?

La vita politica comunale produce naturalmente divisioni. Sugli avversari ci si impone con la forza, non si riconoscono loro diritti identici ai propri. Nel comune medievale non ci sono governo e opposizione in lizza tra loro, ma solo vincitori e vinti. Questi ultimi sono costretti a prendere la via dell'esilio e per affermare le loro tesi politiche non rimane loro che la strada delle armi, la riconquista della città per lo più con aiuti esterni.

L'istituzione dei podestà è un riconoscimento del fatto che problema centrale dei comune è proprio la stabilità politica, con la ricerca di unità fra i cittadini. Il Comune accentua tensioni e scontri politici. Quando le divaricazioni appaiono troppo forti la città si affida in via temporanea a un Signore. Dal punto di vista istituzionale, la signoria cittadina di quest'epoca consiste essenzialmente nell'accentramento dei poteri comunali nelle mani di una persona e d'una famiglia che li esercita non più in modo temporaneo ma a vita. Gli ordinamenti del comune non vengono perciò soppressi, ma svuotati e resi subalterni al volere del signore.

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